Per molte persone e per chi inizia a gestire le utenze, leggere, interpetrare, ma soprattutto capire le bollette non è facile.
In questo articolo, ti verranno fornite le nozioni e le informazioni per imparare a leggere e monitorare i consumi energetici.
Innanzitutto, per chi non lo sapesse, l'unità di misura "Smc" indica uno standard [in questo caso kWh] metro cubo di gas metano, cioè in un metro cubo di gas quanti kWh [Kilowattora] sono contenuti.
Bisognerà effettuare una semplicissima operazione, ovvero dividere il costo della materia per i consumi fatturati. Tale operazione consente, grosso modo, di scoprire il costo al kWh/Smc per compararlo con altre offerte.
Inoltre, vi basterà consultare il sito GME [Gestore dei Mercati Energetici] aggiornato quotidianamente sia per la luce sia per il gas, oppure potete scaricare l'app, che vi faciliterà la ricerca, oltre ad essere più pratica per comprendere l'andamento del mercato.
Sono previste tre fasce orarie luce, a seconda del momento della giornata e del giorno della settimana, chiamate: "di punta, intermedia e fuori punta".
La fascia di punta, chiamata F1, è quella in cui il prezzo dell'elettricità è più alto, ovvero dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 19.00.
L'energia elettrica costa meno nella fascia intermedia, denominata F2, che va dal lunedì al venerdì dalle 07.00 alle 08.00 e dalle 19.00 alle 23.00, e il sabato dalle 07.00 alle 23.00.
Infine, la terza fascia, quella coi prezzi più bassi, appunto chiamata fuori punta, va dal lunedì al sabato dalla mezzanotte alle 07.00 e dalle 23.00 alle 24.00 e tutte le ore di domenica e dei giorni festivi.
La "spesa per la materia energia" è quella che comprende tutte le voci relative alla fornitura d'energia ed è quella da considerare per un confronto tra le varie offerte che vi vengono proposte. Inoltre, comprende il costo dell'energia moltiplicato per i consumi, il costo del contratto [fisso per tutti i mesi] e in piccola percentuale include altri oneri aggiuntivi. Le altre spese, invece, riguardano costi e imposte che non dipendono dal fornitore, ma sono decise dall'Autorità e proporzionate ai consumi.
Un'informazione molto importante, riportata proprio in prima pagina, spiega in quale mercato siamo posizionati.
Per mercato si intende il mercato libero e il mercato tutelato, in quest'ultimo i prezzi della luce e del gas sono stabiliti dall'Autorità, quindi non dal gestore. Mentre, per mercato libero, si intende che il cliente sceglie liberamente il proprio fornitore di energia, attivando un contratto con un prezzo concordato.
Quindi, se vi dovreste trovare nella situazione di decidere in quale mercato posizionarvi o se vi trovato in tutela, passate e scegliere il mercato libero.
Tra i dati della fornitura della tua bolletta della luce così come sul contatore elettronico, trovi indicato il codice POD, un codice alfanumerico composto da 14 o 15 cifre e identifica il contatore e la fornitura della luce.
Il POD [punto di prelievo dell'elettricità] è il codice che serve ad individuare con precisione l'utenza, ossia il punto geografico sul territorio in cui l'energia elettrica viene prelevata dall'utente. Ogni abitazione è collegata al sistema di distribuzione di energia elettrica locale tramite un determinato POD.
Il POD è il codice identificativo dell'utenza, e ti occorrerà per molteplici operazioni legate alla tua utenza:
Il POD è il codice identificativo del contatore dell'energia elettrica, mentre il PDR è il codice identificativo del contatore gas. Entrambi i codici si trovano nello stesso spazio dedicato in bolletta, generalmente nella prima pagina della bolletta oppure, in alcuni casi, sui contatori.
Calcolando una media mensile, ovvero quel valore è il punto di partenza al quale ogni gestore applica la propria quota di onere, chiamata spread.
Il prezzo variabile [o indicizzato] cambia nel corso del tempo perchè segue l'andamento del mercato sia per luce che per gas, a differenza di quello fisso, che al contrario, rimane sempre lo stesso, secondo gli accordi commerciali stipulati con il gestore scelto.
La risposta non è così semplice, perchè dipende, se il prezzo fisso è inferiore rispetto al variabile in quel momento storico, conviene mantenere le proprie condizioni economiche fino alla scadenza delle stesse.
Ad esempio: se il prezzo variabile dell'energia si aggira intorno ai 0,25€/kWh, accettare un prezzo fisso a 0,50€/kWh non è conveniente.
Le condizioni economiche sono riportate nel dettaglio all'interno del contratto di fornitura firmato al suo tempo e ci aiutano a capire se è stato pattuito con il fornitore un prezzo fisso o variabile. Molto spesso nella bolletta è riportato solo il nome dell'offerta applicata che però non aiuta a capire di più, nell'immediato. Quindi, se non riuscite a recuperare il contratto stipulato in principio, è sufficiente contattare il servizio cliente del proprio gestore per conoscere tutti i dettagli.
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